LA NASCITA DI UN FIGLIO UN PASSAGGIO DELICATO
La nascita di un figlio è un lieto evento, ma il passaggio da due a tre è uno dei punti nodali e critici del ciclo vitale poiché nuovi difficili compiti evolutivi devono essere affrontati e risolti.
In effetti l'equilibrio raggiunto in precedenza dalla coppia viene messo in discussione dal nuovo arrivato, e allora occorre trovarne uno nuovo, rinegoziando ruoli e regole.
Un nuovo ruolo si aggiunge, non si è più infatti solo moglie e marito, ma anche padre e madre e questo comporta nuovi bisogni, aspettative, confronti, compiti da svolgere in merito ai quali dialogare e trovare nuovi e condivisi accordi.
A volte un figlio può arrivare quando la coppia ancora non è giunta a conquistare una buona coniugalità, Se la relazione si basa su un equilibrio già di per sé precario, una nascita può rendere le cose ancora più complesse. Una relazione difficile tra i partner o nella quale non si sono esplicitate e chiarite questioni fondamentali, vecchi e nuovi rancori, difficoltà con la famiglia allargata o altro ancora, prepara la strada a difficoltà successive.
Può anche succedere che una coppia con alcuni problemi non risolti decida di mettere al mondo un bambino con la speranza che sia una soluzione alle difficoltà.
Gli interrogativi e i confronti
Molte domande si affacciano alla mente dei neo genitori.
Sarò una buona madre, un buon padre? Riuscirò a crescere con cura mio figlio? A educarlo nel modo migliore? E il mio coniuge?
Cosa mi aspetto da mio marito o da mia moglie in veste di padre o madre?
Siamo d'accordo su come crescere il bimbo? Su come rapportarci con lui? Sulla sua educazione? Su come dividerci i compiti?
Riesco ancora a vedere il mio coniuge come partner o solo come padre o madre?
Come mi sento nel mio nuovo ruolo?
I confronti da parte di entrambi i partner tra loro e con i propri e altrui genitori sono inevitabili.
I rapporti con la famiglia allargata
Anche le relazioni con le rispettive famiglie di origine cambiano. La nascita di un bimbo crea nonni, zii, cugini. Come si comportano i nonni? Interferiscono nell'educazione del bambino? Sono invadenti oppure discreti? Hanno pretese? E come si comporta il mio partner con i propri genitori? E in merito ad eventuali loro intrusioni? Da che parte sta?
In questa fase del ciclo vitale possono infatti sorgere difficoltà di vario tipo legate a qualcuno di questi fattori o altri.
Altre possibili difficoltà della fase
La moglie si può ad esempio sentire poco attraente, trascurata, poco capita e aiutata, considerando poi che gravidanza parto e maternità rappresentano una fatica fisica e psicologica. La donna infatti dopo la nascita del bambino ha particolarmente bisogno di sostegno morale e comprensione, nonché di aiuto pratico da parte del partner.
Anche il marito però potrebbe sentirsi a volte trascurato dalla moglie, per le attenzioni che lei riserva al figlio.
Alcune difficoltà di questa fase possono sorgere in merito alle motivazioni che hanno spinto al matrimonio. Se ad esempio una di queste è stata quella di uscire dalla propria famiglia, ci si può sentire intrappolati, costretti, ora infatti non è più così semplice lasciarsi se ci sono difficoltà.
Può succedere che i coniugi litighino per il figlio, evitando di confrontarsi su questioni più scottanti, creando in questo modo il più difficile dei terreni per una sua crescita equilibrata.
Vecchi o nuovi motivi di attrito non affrontati in modo efficace, non chiariti e risolti alla radice, si amplificano e complicano rischiando di creare un'atmosfera pesante con ripercussioni su tutti i componenti della famiglia.
In questa tappa del ciclo vitale non è affatto raro dover chiedere un aiuto specialistico per riuscire a superare l'impasse che si sta sperimentando. Difficoltà che minacciano il benessere famigliare e del bambino che, pur se piccolo, risente comunque dei problemi in atto.